giovedì 23 gennaio 2014

American Hustle - Get into the groove

OK, sono di parte. Subisco troppo il fascino degli anni '70 e ammetto di aver goduto dal primo all'ultimo minuto. Anzi, mi sbilancio, posso tranquillamente affermare che gli abiti sfoggiati da Amy Adams valgono il prezzo del biglietto. E ovviamente Jennifer Lawrence che canta Live and Let Die indossando guanti da cucina gialli!


Ma forse a voi non basta. Eccovi dunque qualche motivo per andarlo a vedere, se ancora non l'avete fatto.

È sicuramente il miglior film di David O. Russel, che già ci aveva stupito con Il lato positivo (ma non abbastanza da convincere la sottoscritta) e che qui firma a mio avviso la sua opera più riuscita. Il regista torna a parlare di individui che sono alla ricerca di un modo di cambiare e reinventare le proprie vite. E lo fa in modo scoppiettante, avvalendosi di un cast stellare e mettendo mano in modo abile alla sceneggiatura, che è tra l'altro ispirata a un fatto di cronaca realmente accaduto. Una clamorosa operazione dell'FBI che incastrò alcuni membri del congresso avvalendosi dell'aiuto di una coppia di truffatori. 
Efficace il modo in cui il poliziesco sfocia nel grottesco, ottima la tensione che nasce dalle truffe che si nascondono l'una dentro l'altra. Geniale l'uso quasi esagerato di costumi d'epoca e parrucche che potrebbero risultare ridicoli ed eccessivi, ma che invece ci convincono in pieno, grazie anche al fatto che gli attori si mettono completamente al servizio dei personaggi, anche a costo di mascherarsi e rendersi consapevolmente ridicoli. Come non citare l'improbabile acconciatura di Bradley Cooper o l'ennesima trasformazione di Christian Bale, quasi irriconoscibile all'inizio del film.

Unica pecca del film è forse l'eccessiva lunghezza, soprattutto nella prima parte si poteva forse asciugare qui e là, ma nel complesso regge e diverte.

Quindi: ENJOY IT




2 commenti:

  1. Visto anche io qualche settimana fa e purtroppo non mi è piaciuto. Molto meglio la pellicola precedente!
    Questo nonostante una buona messa in scena (attori, costumi, regia) e personaggi ben caratterizzati pecca di eccessiva lunghezza e di "pointlessness". Davvero, più volte mi sembrava di non capire dove il regista volesse andare a parare. Al contrario de Il Lato Positivo dove è riuscito a trattare temi analoghi ma in maniera divertente nonostante la gravità della situazione presentata.

    Sembra che tutto quello che di positivo c'è nel film sia stato sprecato, come un colpo andato a vuoto, sprecato in nome di una prolissità eccessiva e inutile. Poteva finire un'ora prima e sarebbe stato anche meglio!

    Edo

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